IL PASSAGGIO DAL XVII AL XVIII SECOLO
Come abbiamo potuto vedere il periodo tra il XVI e il XVII secolo è stato un susseguirsi di eventi rivoluzionari che hanno modificato profondamente la storia europea. Grandi cambiamenti avvengono anche nel successivo XVIII secolo. Ma è necessario andare per ordine
La pace di Vestfalia di Gerard Terborch - 1648
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
CONCETTI CHIAVE
Tra il XVI e il XVII secolo avvengono delle trasformazioni politiche, economiche, culturali e sociali che provocano un cambiamento enorme nella società europea e mondiale.
I cambiamenti non sono solamente più definiti su scala europea ma ormai iniziano ad avere un impatto globale, tanto che l’ultima guerra di questo periodo, la guerra dei Sette Anni (1756-1773) viene definita dagli storici come la prima guerra mondiale.
Finiscono le guerre di religione con la pace di Westfalia (fine guerra Trent’anni) che vengono sostituite da conflitti politici e territoriali.
TERMINI CHIAVE
Pace di Westfalia: segna la fine delle guerre di religione e la nascita del principio di sovranità nazionale
Riforma e Controriforma: determinano la divisione religiosa, ormai insanabile, nella cristianità europea
Mercantilismo: teoria economica tipica degli Stati assolutistici che vede la ricchezza come qualcosa di statico da accumulare e proteggere attraverso il controllo statale.
Commercio globale: si sviluppa in seguito all’espansione coloniale che si era enormemente intensificata nel XVI secolo.
Riassumiamo brevemente gli eventi che hanno segnato l’epoca.
La Riforma Protestante e la Risposta Cattolica
A partire dal 1517, Martin Lutero mette in discussione l’autorità della Chiesa Cattolica, promuovendo una nuova visione della fede cristiana. Da questo movimento nascono diverse confessioni protestanti, portando a una divisione religiosa che scuote l’Europa e diminuisce l’influenza della Chiesa cattolica su molte regioni.
La Chiesa Cattolica risponde con la Controriforma, una serie di riforme, tra cui il Concilio di Trento (1545-1563), per riaffermare i propri principi e contrastare la diffusione delle nuove dottrine protestanti. Per rafforzare il cattolicesimo vengono istituiti strumenti come l’Inquisizione e fondati nuovi ordini religiosi, come quello dei Gesuiti.
Conflitti Religiosi in Europa
I contrasti tra cattolici e protestanti portano a numerosi scontri armati, che si intensificano in particolare con la Guerra dei Trent’anni (1618-1648). Questo conflitto, inizialmente limitato al Sacro Romano Impero, coinvolge presto altre potenze europee, come Francia, Svezia e Spagna. Inizialmente nasce come scontro tra cattolici e protestanti, per poi diventare un conflitto politico e territoriale.
La guerra si conclude con la Pace di Westfalia (1648), un trattato che riconosce il diritto degli Stati di decidere autonomamente la propria religione. Questo principio di sovranità nazionale è un’importante innovazione che segna la nascita dello stato moderno.
La Rivoluzione Scientifica
Tra XVI e XVII secolo si diffonde un approccio più empirico alla conoscenza: gli studiosi cominciano a mettere in dubbio le teorie tradizionali e a basarsi su osservazione e sperimentazione. Figure come Niccolò Copernico e Galileo Galilei propongono teorie che sfidano le idee consolidate. Verso la fine del XVII secolo Isaac Newton, definisce le leggi della gravità e del movimento, fornendo una nuova visione dell’universo basata su principi matematici e gettando le basi della fisica moderna. Questi progressi pongono le basi per una visione del mondo meno dominata dalla religione e più affidata alla ragione e alla conoscenza scientifica.
Invenzione della stampa
Anche se avvenuta a metà del XV secolo (intorno al 1450), la stampa a caratteri mobili, introdotta da Johannes Gutenberg , è uno dei cambiamenti più rivoluzionari dell’epoca. La sua invenzione facilita una diffusione delle idee senza precedenti e ha effetti duraturi su ogni ambito della società. La diffusione della riforma protestante e lo sviluppo scientifico sono stati resi possibili da questa straordinaria invenzione.
Espansione Coloniale e Commercio Globale
Le esplorazioni iniziate nel XV secolo si intensificano nel XVI e XVII secolo, quando le potenze europee si espandono in America, Africa e Asia. Paesi come Spagna, Portogallo, Francia, Inghilterra e Paesi Bassi fondano colonie e avviano un commercio internazionale su larga scala.
Questo periodo segna l’avvio di un commercio globale che include prodotti come spezie, tabacco e schiavi. Nascono le prime compagnie commerciali come la Compagnia delle Indie Orientali olandese e britannica, che dominano il commercio con l’Asia. L’espansione coloniale però causa gravi conseguenze per le popolazioni indigene, che subiscono guerre, malattie e sfruttamento.
Consolidamento delle Monarchie Assolute
Il XVI secolo vede il rafforzamento delle monarchie nazionali. Sovrani come Carlo V e Filippo II di Spagna cercano di centralizzare il potere sotto la loro autorità.
Nel XVII secolo, l’assolutismo si afferma soprattutto in Francia con il regno di Luigi XIV, che accentrando il potere riduce l’influenza della nobiltà e diventa il modello di monarca assoluto. Questo sistema accentra il controllo nelle mani del re, ma anche altre nazioni europee cominciano a sviluppare strutture simili.
Dal Rinascimento al Barocco
Questo periodo vede il passaggio dal Rinascimento al Barocco, che viene utilizzato dalla Chiesa come parte della Controriforma per comunicare il potere della fede e della monarchia.
Prime Basi del Capitalismo Moderno
Tra XVI e XVII secolo l’economia europea si espande grazie al commercio con le colonie, e si sviluppano nuovi strumenti finanziari, come le lettere di cambio e le società per azioni. Le banche nei Paesi Bassi e in Inghilterra facilitano gli investimenti su larga scala, favorendo l’economia capitalista.
Si diffonde il mercantilismo, una teoria economica che promuove il controllo statale e l’accumulo di ricchezza attraverso l’esportazione. Questo sistema è una premessa al futuro sviluppo del capitalismo e dell’economia di mercato.
IL XVIII SECOLO
Ora possiamo cercare di avere una visione più chiara delle trasformazioni relative al XVIII secolo.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Comprendere la continuità e i legami tra le trasformazioni della società europea avvenute a cavallo tra XVI e XVII secolo e la conseguente trasformazione, questa volta a livello globale, della politica, dell'economia e della cultura
CONCETTI CHIAVE
La cultura filosofica e scientifica continua a progredire, sviluppando quello che verrà poi definito il movimento dell’Illuminismo che, significativamente, avrà il maggiore sviluppo proprio in Francia, lo Stato con l’assolutismo più retrogrado di tutta Europa. Il pensiero si svincola sempre di più dall’influenza della religione, preparando la modernità.
L’assolutismo inizia a mostrare la sua debolezza: l’Inghilterra evolve verso una monarchia costituzionale per mezzo della Glorious Revolution (1688).
La Rivoluzione americana avvenne nel Nord America occupato dalle colonie britanniche tra il 1765 e 1783. Rappresenta l’emergere dei principi dell’Illuminismo (Dichiarazione di Indipendenza, 1776)
Nel 1789 il sistema assolutistico francese entra definitivamente in crisi portando alla Rivoluzione francese.
TERMINI CHIAVE
Illuminismo: movimento filosofico che mette al centro di tutto l’uso della ragione come strumento per comprendere e migliorare il mondo. Fiducia nel progresso e nel miglioramento della società
Tolleranza religiosa: inizialmente vista come concessione temporanea per mantenere la pace (come nella Pace di Augusta del 1555 e nella Pace di Westfalia del 1648), la tolleranza diventa gradualmente un principio morale e politico, specialmente con l’Illuminismo. Pensatori come John Lockee e Voltaire promuovono l’idea che la convivenza pacifica tra fedi diverse è un valore positivo per la società, influenzando le future costituzioni e leggi occidentali sui diritti religiosi.
Rivoluzione: tale concetto nasce come idea di rovesciamento radicale dell’ordine politico e sociale. Inizialmente, il termine aveva un significato astronomico (il ritorno ciclico di un corpo celeste), ma dal XVII secolo, soprattutto con la Rivoluzione inglese, assume un significato politico. Con le Rivoluzioni americana e francese del XVIII secolo, il termine diventa simbolo di lotta per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza. Da allora, “rivoluzione” indica trasformazioni radicali, non solo politiche, ma anche sociali ed economiche.
I progressi culturali
I progressi avvenuti nel XVII secolo con la rivoluzione scientifica di Copernico, Galileo e Newton si intensificano portanto nel Settecento all’Illuminismo, un movimento filosofico che promuove l’uso della ragione come strumento per comprendere e migliorare il mondo. Gli illuministi come Voltaire, Montesquieu e Rousseau si oppongono all’ignoranza, ai dogmi religiosi e al potere assoluto, proponendo una società più giusta e razionale.
I primi segnali della debolezza dell’Assolutismo
Il Seicento è segnato dal predominio delle monarchie assolute e dal potere della Chiesa cattolica, con governi fortemente centralizzati e società stratificate. Tuttavia, si manifestano già alcune tensioni, come la Guerra Civile Inglese e la Gloriosa Rivoluzione del 1688, che portano a un sistema costituzionale in Inghilterra.
Nel Settecento, l’Illuminismo ispira nuove teorie politiche basate sulla separazione dei poteri e sui diritti naturali dell’uomo. Questi ideali influenzeranno profondamente eventi rivoluzionari come la Rivoluzione Americana (1776) e la Rivoluzione Francese (1789).
Arte e Cultura
Con il Settecento arriva il Rococò, uno stile più leggero, elegante e intimo del Barocco, che predilige la grazia e la delicatezza. Successivamente, nella seconda metà del secolo, il Neoclassicismo recupera i principi dell’arte classica greco-romana, con un’enfasi sulla semplicità e la purezza delle forme, influenzato anche dagli ideali di razionalità dell’Illuminismo.
Filosofia e Religione
Nel Settecento, la filosofia dell’Illuminismo sfida le strutture religiose tradizionali, promuovendo idee come la tolleranza religiosa e il deismo (una concezione di Dio come essere creatore che non interviene nella vita umana). Anche l’Enciclopedia, pubblicata da Diderot e d’Alembert, diventa un’opera simbolo dell’epoca, raccogliendo e diffondendo le conoscenze per renderle accessibili a tutti.
Economia e Scienza Sociale
Nel Settecento, con l’Illuminismo, emerge un nuovo pensiero economico grazie ad autori come Adam Smith, che con la sua opera La ricchezza delle nazioni (1776) propone l’idea di un’economia di mercato, basata sul principio della mano invisibile che regola l’equilibrio economico. E’ la teoria del liberismo economico che influenzerà profondamente lo sviluppo del capitalismo moderno.
CREDITI