Mappa animata che mostra le varie fasi della guerra e le principali battaglie.
Territori francesi: giallo; inglesi: grigio; Ducato di Borgogna: grigio scuro.
Le relazioni tra Francia e Inghilterra dall'XI al XIV secolo furono caratterizzate da complesse dinamiche di potere, alleanze dinastiche e frequenti conflitti. Nel 1066, Guglielmo il Conquistatore, duca di Normandia, invase l'Inghilterra e ne divenne re, unendo le due corone sotto un unico sovrano. Questo creò una tensione persistente, poiché i re inglesi detenevano vasti territori in Francia, diventando vassalli del re francese.
Nel XII secolo, il matrimonio tra Enrico II d'Inghilterra ed Eleonora d'Aquitania portò ulteriori territori francesi, inclusa l'Aquitania, sotto il controllo inglese. Questo accrebbe la rivalità tra le due corone, con i re francesi preoccupati per l'influenza inglese sul loro territorio. I conflitti continuarono nel XIII secolo, con i re francesi che cercavano di riconquistare i territori perduti.
Nel XIV secolo, le tensioni culminarono nella Guerra dei Cent'anni (1337-1453), scatenata da questioni dinastiche e territoriali. Edoardo III d'Inghilterra rivendicò il trono francese, contestando la legittimità della dinastia Valois. La guerra vide inizialmente vittorie inglesi, ma alla fine la Francia riuscì a riconquistare gran parte del territorio perduto. Questo lungo conflitto definì le relazioni anglo-francesi per secoli a venire.
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La Guerra dei Cent'anni fu il risultato di una complessa interazione di cause dinastiche, territoriali, economiche, politiche e sociali. Le rivendicazioni al trono, le dispute sui territori, le rivalità economiche e le fragilità interne dei due regni contribuirono a creare un conflitto lungo e devastante. Le conseguenze della guerra si fecero sentire ben oltre la sua conclusione, plasmando la storia e l'evoluzione delle nazioni coinvolte. Questo conflitto non solo definì un'epoca, ma lasciò un'impronta indelebile sulla storia europea.
Questioni Dinastiche e Pretese al Trono
La causa principale della Guerra dei Cent'anni fu la disputa dinastica per il trono di Francia. Nel 1328, il re di Francia Carlo IV morì senza eredi maschi diretti, lasciando il trono vacante. La legge salica, che escludeva le donne e i loro discendenti dalla successione al trono, fu invocata per giustificare la scelta di Filippo VI di Valois come re di Francia. Tuttavia, Edoardo III d'Inghilterra, nipote di Filippo IV di Francia tramite sua madre Isabella, rivendicava il trono francese, sostenendo che la sua discendenza, seppur materna, gli dava un diritto legittimo alla corona.
Questioni Territoriali
Oltre alle rivendicazioni dinastiche, la questione territoriale giocò un ruolo cruciale. L'Inghilterra possedeva vasti territori in Francia, ereditati attraverso matrimoni e conquiste, tra cui la Guyenne (parte della moderna Aquitania). Questi territori erano formalmente feudali sotto la corona francese, creando un complesso intreccio di sovranità e vassallaggio. Le tensioni esplosero quando Filippo VI confiscò la Guyenne nel 1337, scatenando la risposta militare di Edoardo III, determinato a difendere i suoi possedimenti e rivendicare il trono francese.
Rivalità Economiche
Le rivalità economiche tra Francia e Inghilterra contribuirono ad alimentare il conflitto. L'industria della lana inglese era vitale per l'economia del paese, e gran parte del commercio avveniva attraverso i porti fiamminghi. La Francia, cercando di espandere la propria influenza economica e politica, sostenne i rivali commerciali dell'Inghilterra nelle Fiandre, aggravando le tensioni. Inoltre, il controllo dei ricchi territori vinicoli e agricoli nel sud-ovest della Francia era un ulteriore motivo di contesa, poiché entrambi i regni desideravano sfruttare queste risorse per finanziare le loro guerre e amministrazioni.
Politica e Alleanze Europee
La politica europea del XIV secolo era caratterizzata da una complessa rete di alleanze e rivalità, che influenzarono direttamente la Guerra dei Cent'anni. La Francia cercò di isolare l'Inghilterra diplomaticamente, stringendo alleanze con la Scozia (nemica storica dell'Inghilterra) e altre potenze europee. D'altro canto, l'Inghilterra trovò sostegno in diverse regioni del Sacro Romano Impero e nelle Fiandre. Queste alleanze non solo fornirono supporto militare e finanziario, ma complicarono ulteriormente la situazione politica e diplomatica, rendendo il conflitto più esteso e prolungato.
Fragilità del potere regale
La fragilità del potere regale in entrambi i regni giocò un ruolo significativo nel prolungare e intensificare la guerra. In Francia, la centralizzazione del potere sotto i Valois incontrò resistenze da parte dei nobili locali, che spesso vedevano la guerra come un'opportunità per affermare la propria autonomia e rafforzare il proprio potere. Allo stesso modo, in Inghilterra, le dispute tra il re e i baroni indebolirono il potere centrale, rendendo difficile la gestione efficace della guerra. Le rivalità interne e le lotte di potere contribuirono a creare un clima di instabilità che favorì il proseguimento delle ostilità.
Conflitti Locali e Ribellioni
I conflitti locali e le ribellioni in entrambi i paesi alimentarono ulteriormente la guerra. In Francia, la Jacquerie del 1358 e altre rivolte contadine dimostrarono il malcontento e la sofferenza causati dal conflitto e dalla pesante tassazione necessaria per finanziarlo. In Inghilterra, la Rivolta dei contadini del 1381 rivelò tensioni sociali e politiche interne che distrassero e indebolirono temporaneamente lo sforzo bellico inglese. Questi conflitti interni non solo riflettevano la profondità della crisi in entrambi i regni, ma anche l'incapacità delle rispettive monarchie di mantenere un controllo stabile e di trovare soluzioni durature ai problemi interni ed esterni.
Aspetti Militari e Tecnologici
Gli sviluppi militari e tecnologici ebbero un impatto significativo sulla conduzione e sulla durata della guerra. L'introduzione dell'arco lungo inglese, con la sua superiore potenza e portata, diede un vantaggio tattico iniziale all'Inghilterra in molte battaglie, tra cui la famosa Battaglia di Crécy nel 1346. Tuttavia, col passare del tempo, anche la Francia sviluppò nuove tattiche e tecnologie, inclusi miglioramenti nella cavalleria e l'uso dell'artiglieria. Questi cambiamenti contribuirono a prolungare il conflitto, poiché entrambi i lati continuavano a sviluppare e adattare le loro strategie militari in risposta alle innovazioni del nemico.
Aspetti Religiosi e Ideologici
La guerra fu anche influenzata da aspetti religiosi e ideologici. Entrambi i regni cercarono di giustificare le loro rivendicazioni attraverso l'ideologia della monarchia divina, sostenendo che il loro diritto al trono era voluto da Dio. La Chiesa giocò un ruolo ambivalente, poiché papa e clero spesso si trovavano divisi tra le due potenze, cercando di mediare la pace ma talvolta favorendo una parte o l'altra. Inoltre, l'idea di una guerra giusta per la difesa della propria nazione e del proprio sovrano fu utilizzata per mobilitare il sostegno popolare e mantenere alto il morale delle truppe e dei civili.
Conseguenze e Eredità
Le cause della Guerra dei Cent'anni non solo spiegano l'origine del conflitto, ma anche le sue conseguenze di lungo termine. Il prolungato stato di guerra portò a cambiamenti significativi nelle strutture politiche, sociali ed economiche di entrambi i regni. In Francia, la vittoria finale e la cacciata degli inglesi contribuirono a rafforzare il potere centrale e a consolidare l'identità nazionale. In Inghilterra, la sconfitta portò a una riflessione sulle proprie capacità militari e politiche, preparando il terreno per future riforme. Inoltre, la guerra lasciò un'eredità di rivalità e tensioni che influenzò le relazioni anglo-francesi per secoli.
La prima fase della Guerra dei Cent'anni, spesso chiamata la “Guerra edoardiana” (1337-1360), segna l'inizio del lungo conflitto tra il Regno d'Inghilterra e il Regno di Francia. Questo periodo è caratterizzato da importanti battaglie, cambiamenti strategici e sviluppi significativi che posero le basi per il proseguimento della guerra.
Dichiarazione di Guerra e le Prime Campagne
La guerra iniziò ufficialmente nel 1337 quando Edoardo III d'Inghilterra dichiarò le sue pretese al trono francese, contestando la legittimità di Filippo VI di Valois. Questa dichiarazione fu accompagnata da una serie di campagne militari iniziali, che videro gli inglesi attaccare diverse regioni francesi. Nonostante alcuni successi minori, la guerra inizialmente non sembrava destinata a diventare un conflitto prolungato.
La Battaglia di Crécy
Un momento determinante fu la Battaglia di Crécy nel 1346. Qui, l'esercito inglese, utilizzando in modo innovativo l'arco lungo, inflisse una pesante sconfitta alle forze francesi superiori in numero. Questa vittoria dimostrò l'efficacia delle tattiche militari inglesi e indebolì il morale francese. La vittoria a Crécy permise a Edoardo III di assediare con successo la città di Calais, che cadde nel 1347 e rimase sotto controllo inglese per oltre due secoli.
La Peste Nera e l'Interludio
La diffusione della peste nera a partire dal 1347 interruppe temporaneamente le ostilità. L'epidemia devastò entrambe le popolazioni, riducendo drasticamente la forza lavoro e l'esercito disponibile. Durante questo periodo di relativa quiete, entrambe le nazioni si concentrarono sulla gestione della crisi sanitaria ed economica causata dalla peste. Nel 1356, la guerra riprese con vigore, culminando nella Battaglia di Poitiers. Ancora una volta, l'esercito inglese, guidato dal Principe Nero, figlio di Edoardo III, ottenne una schiacciante vittoria sui francesi. Il re francese Giovanni II fu catturato e portato in Inghilterra come prigioniero, un evento che destabilizzò ulteriormente la Francia e rafforzò la posizione negoziale inglese.
Il Trattato di Brétigny
La cattura di Giovanni II portò infine alla firma del Trattato di Brétigny nel 1360, che segnò la conclusione della prima fase della guerra. Questo trattato fu favorevole agli inglesi, concedendo loro vaste porzioni di territorio francese e un consistente riscatto per la liberazione del re. Tuttavia, la pace fu solo temporanea, poiché le tensioni e le rivalità sottostanti rimasero irrisolte.
La pace stabilita dal Trattato di Brétigny nel 1360 si rivelò instabile. Le tensioni riemersero quando Carlo V di Francia, noto come Carlo il Saggio, riprese le ostilità nel 1369, rifiutando le condizioni del trattato. Egli mirava a recuperare i territori persi e a ripristinare l'autorità francese su tutto il regno, sfruttando le debolezze interne dell'Inghilterra.
Le Campagne di Carlo V
Carlo V adottò una strategia differente rispetto ai suoi predecessori. Invece di affrontare gli inglesi in grandi battaglie campali, preferì una guerra di logoramento, usando tattiche di guerriglia e assedi. Egli affidò gran parte delle operazioni militari a Bertrand du Guesclin, un comandante esperto che riuscì a riconquistare molti territori francesi occupati dagli inglesi. Questa strategia si dimostrò efficace, poiché evitava le pesanti sconfitte subite dai francesi nella prima fase della guerra.
Il declino inglese
Durante questo periodo, l'Inghilterra affrontò diversi problemi interni che indebolirono la sua capacità di sostenere lo sforzo bellico. La morte del Principe Nero nel 1376 e quella di Edoardo III nel 1377 portarono a una crisi di leadership. Il nuovo re, Riccardo II, era solo un bambino e il suo regno fu segnato da instabilità politica e conflitti tra le fazioni nobiliari. Questi fattori ridussero la capacità dell'Inghilterra di condurre operazioni militari efficaci in Francia.
Carlo V e la guerra “carolina”
La seconda fase della Guerra dei Cent'anni vide un significativo cambiamento nei destini delle due nazioni. La Francia, sotto la guida di Carlo V e Bertrand du Guesclin, riuscì a riconquistare gran parte del territorio e a ristabilire la propria autorità. L'Inghilterra, d'altra parte, entrò in un periodo di declino politico e militare, con conflitti interni che compromettevano la sua capacità di proseguire la guerra. La strategia di Carlo V portò a numerose vittorie francesi. Entro il 1380, gran parte dei territori persi con il Trattato di Brétigny erano stati riconquistati. La guerra di logoramento implementata dai francesi si basava su incursioni rapide, distruzione delle risorse nemiche e assedi prolungati. Questo approccio ridusse significativamente il potere inglese in Francia e limitò la loro capacità di mantenere posizioni strategiche. La Francia aveva recuperato gran parte dei territori persi, mentre l'Inghilterra manteneva solo alcune enclavi strategiche.
La fase conclusiva della Guerra dei Cent'anni (1429-1453) segnò un periodo cruciale in cui le sorti del conflitto tra Francia e Inghilterra cambiarono decisamente. Questo periodo vide emergere figure chiave, importanti battaglie e trasformazioni politiche che portarono alla fine della guerra. La fase conclusiva è caratterizzata dalla ripresa francese sotto la guida di Carlo VII e dall'eroica figura di Giovanna d'Arco, culminando con la completa cacciata degli inglesi dal territorio francese, eccetto Calais.
La Situazione in Francia nel 1429
Nel 1429, la Francia era in una situazione critica. La guerra, iniziata quasi un secolo prima, aveva devastato gran parte del paese, e gli inglesi, insieme ai loro alleati borgognoni, occupavano vasti territori. Carlo VII, erede al trono francese, non era ancora stato incoronato e il morale dei francesi era basso. Gli inglesi avevano stabilito un regime di occupazione efficace e controllavano Parigi e gran parte della Francia settentrionale.
La figura di Giovanna d'Arco
La svolta decisiva arrivò con l'ascesa di Giovanna d'Arco, una giovane contadina che affermava di essere guidata da visioni divine. Convinta della sua missione di salvare la Francia e di far incoronare Carlo VII, Giovanna ottenne un'udienza con il Delfino Carlo a Chinon. La sua determinazione e carisma convinsero Carlo VII a darle un ruolo nella guida delle truppe francesi.
L'Assedio di Orléans
Giovanna d'Arco guidò le forze francesi nell'assedio di Orléans nel 1429. La città, assediata dagli inglesi, era di vitale importanza strategica. La presenza ispiratrice di Giovanna e il suo coraggio galvanizzarono le truppe francesi. Dopo mesi di combattimenti, i francesi riuscirono a sollevare l'assedio il 8 maggio 1429, segnando una svolta decisiva nella guerra. Questa vittoria rinvigorì il morale francese e rafforzò la posizione di Carlo VII.
La Campagna della Loira e l'Incoronazione di Carlo VII
Dopo il successo a Orléans, Giovanna guidò una serie di vittoriose campagne lungo la Loira, liberando diverse città occupate. Questo slancio culminò nell'incoronazione di Carlo VII a Reims il 17 luglio 1429, un evento simbolico che legittimò il suo regno e diede un forte impulso alla causa francese. L'incoronazione di Carlo VII fu un momento cruciale, poiché consolidò il supporto interno e indebolì la posizione degli inglesi e dei borgognoni.
La Cattura e il Processo di Giovanna d'Arco
Nonostante i successi iniziali, la situazione rimase precaria. Nel 1430, Giovanna d'Arco fu catturata dai borgognoni durante una sortita a Compiègne e consegnata agli inglesi. Il processo di Giovanna, condotto da un tribunale ecclesiastico inglese a Rouen, la condannò come eretica e strega. Fu giustiziata sul rogo il 30 maggio 1431. La sua morte fu un duro colpo per i francesi, ma il suo sacrificio cementò il suo status di martire e simbolo nazionale. Giovanna d'Arco emerse come una figura leggendaria nella storia francese. Canonizzata nel 1920, è ricordata come simbolo di coraggio, patriottismo e fede. La sua figura ha ispirato numerosi racconti, opere teatrali e film, cementando il suo status come eroina nazionale e martire.
La Ripresa Francese Sotto Carlo VII
Dopo la morte di Giovanna, Carlo VII adottò una strategia più metodica e pragmatica per riconquistare il territorio francese. Riorganizzò l'esercito, migliorò l'amministrazione e cercò di isolare gli inglesi diplomaticamente. La firma del Trattato di Arras nel 1435 con Filippo il Buono, duca di Borgogna, ruppe l'alleanza anglo-borgognona e diede un impulso decisivo alla causa francese. Tra il 1435 e il 1453, una serie di battaglie decisive consolidò la posizione francese. La Battaglia di Formigny nel 1450 e la Battaglia di Castillon nel 1453 furono vittorie chiave per i francesi. A Formigny, le forze francesi utilizzarono con successo l'artiglieria per sconfiggere l'esercito inglese. A Castillon, la morte del comandante inglese John Talbot e l'uso efficace dell'artiglieria segnarono la fine del dominio inglese in Guienna.
La Caduta di Bordeaux e la Fine della Guerra
La caduta di Bordeaux nel 1453 segnò la conclusione definitiva della Guerra dei Cent'anni. La città, l'ultima roccaforte inglese in Francia, fu riconquistata dalle truppe francesi. La resa di Bordeaux segnò la fine delle ambizioni inglesi sul territorio francese continentale. L'unico territorio rimasto sotto controllo inglese fu Calais, che sarebbe rimasto tale fino al 1558.
Conseguenze e Implicazioni
La conclusione della Guerra dei Cent'anni ebbe profonde conseguenze per entrambe le nazioni. In Francia, la vittoria rafforzò la monarchia e favorì la centralizzazione del potere sotto Carlo VII e i suoi successori. La guerra contribuì a definire l'identità nazionale francese e pose le basi per la futura espansione territoriale e la stabilità politica.
In Inghilterra, la sconfitta segnò l'inizio di un periodo di instabilità politica noto come la Guerra delle Due Rose, una serie di conflitti dinastici tra le case di Lancaster e York. La perdita dei territori francesi indebolì l'economia inglese e ridusse l'influenza politica del paese in Europa continentale.
La fase conclusiva della Guerra dei Cent'anni fu determinante nel risolvere il lungo conflitto tra Francia e Inghilterra. Attraverso una combinazione di leadership ispirata, innovazioni militari e diplomazia strategica, la Francia riuscì a riaffermare la propria sovranità e a espellere gli invasori inglesi. Questo periodo segnò l'inizio di una nuova era di stabilità e crescita per la Francia, mentre l'Inghilterra dovette affrontare le conseguenze della sconfitta e la turbolenza politica interna. La Guerra dei Cent'anni, con le sue molteplici fasi e complessità, rimane uno dei conflitti più significativi nella storia europea, lasciando un'eredità duratura che ha influenzato profondamente il corso della storia di entrambe le nazioni.