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La guerra dei Trent'anni: la lotta per l'egemonia europea nel '600

La Guerra dei Trent'anni (1618-1648) fu un conflitto europeo devastante, inizialmente religioso tra cattolici e protestanti, che si trasformò in una lotta politica per il predominio continentale.

Obiettivi di apprendimento

1. Conoscenza e comprensione storica

  1. Identificare le cause religiose, politiche ed economiche che hanno portato alla Guerra dei Trent'anni.
  2. Descrivere gli eventi principali del conflitto, suddividendoli in fasi o periodi significativi.
  3. Riconoscere i protagonisti chiave, come Ferdinando II, i principi protestanti e le potenze europee coinvolte.
  4. Spiegare il ruolo della religione nella società europea del XVII secolo e come abbia influenzato lo sviluppo del conflitto.

2. Analisi e interpretazione

  1. Analizzare l'evoluzione della guerra da un conflitto religioso a uno di natura politica.
  2. Esaminare l'impatto della Guerra dei Trent'anni sull'Europa, in particolare sul Sacro Romano Impero.
  3. Valutare le conseguenze economiche, sociali e demografiche della guerra.
  4. Interpretare come la rivalità tra Francia e Asburgo abbia influenzato gli esiti del conflitto.

3. Collegamenti e applicazioni con altri argomenti storici

  1. Collegare la Guerra dei Trent'anni ad altri eventi storici, come la Riforma protestante e la successiva Pace di Vestfalia.
  2. Discutere il modo in cui la Guerra dei Trent'anni abbia modellato il panorama geopolitico dell'Europa del tardo Seicento e del primo Settecento

Per comprendere

La Guerra dei Trent'anni (1618-1648) fu un conflitto complesso e devastante che sconvolse il Sacro Romano Impero (1) e l’Europa centrale per quasi tre decenni, coinvolgendo numerose potenze in una serie di guerre che ebbero ripercussioni durature sul continente. Alla base del conflitto c’erano questioni sia religiose sia politiche già affrontate nella pace di Augusta del 1555 (2) e successivamente dai successori di Carlo V (3), in particolare con l'avvento dell'imperatore Ferdinando II (4). Tutte queste cause s'intrecciarono con la rivalità tra Impero e Francia (5), trasformando la guerra da uno scontro locale a una battaglia continentale per l’egemonia, vedendo la conclusione solo con la pace di Vestfalia nel 1648 (6), pace che cambiò gli assetti europei per quasi un secolo.

(1) Il Sacro Romano Impero

Il Sacro Romano Impero, all'inizio del XVII secolo, era un'entità politica vasta ma frammentata, composta da centinaia di stati, principati e città semi-indipendenti, che includevano regioni moderne come la Germania, l’Austria, la Repubblica Ceca e parti dell’Italia. Il Sacro Romano Imperatore, spesso un membro della potente Casa d’Asburgo, deteneva un'autorità formale, ma il suo potere effettivo era limitato a causa della grande autonomia goduta da questi stati. Il territorio imperiale era caratterizzato da una varietà di credenze religiose, il che rendeva difficile mantenere la coesione politica.

(2) La pace di Augusta

La pace di Augusta, firmata nel 1555 da Carlo V per porre fine alle guerre tra cattolici e protestanti, aveva introdotto il principio di Cuius regio, eius religio, che dava ai principi il diritto di decidere la religione dei loro stati (luteranesimo o cattolicesimo). Tuttavia, questo accordo era solo una tregua temporanea: non riuscì a risolvere le tensioni religiose, e soprattutto non riconobbe il calvinismo, che nel frattempo si era diffuso in diverse regioni del Sacro Romano Impero. Questo mancato riconoscimento creò una situazione di instabilità permanente, poiché molte comunità calviniste si sentirono escluse e minacciate. Le divisioni religiose rimasero così un punto di frizione che contribuì all'esplosione della guerra.

(3) Le vicende imperiali successive alla pace di Augusta del 1555

Gli imperatori asburgici che seguirono Carlo V, Ferdinando I e Massimiliano II, ma anche Rodolfo II e il suo successore, Mattia permisero ai principi dell'impero di scegliere le proprie politiche religiose locali. Questi sovrani, quindi, evitarono guerre di religione all'interno dell'impero consentendo alle diverse fedi cristiane di diffondersi senza coercizione. Tra gli stati europei questo apertura religiosa imperiale portò a posizioni differenti e contrastanti: ad esempio Svezia e Danimarca, entrambi regni luterani, cercarono di sostenere la causa protestante nell'impero e volevano anche lì ottenere influenza politica ed economica; la Spagna invece, stato fortemente cattolico si schierò contro questa tolleranza.

(4) La causa scatenante: la nomina di Ferdinando II come successore imperiale

Nel 1617 era ormai chiaro che Mattia, Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Boemia, sarebbe morto senza eredi e che le sue terre sarebbero passate al suo parente maschio più prossimo, il cugino Arciduca Ferdinando II d'Austria, erede apparente e principe ereditario di Boemia. L'inizio del conflitto può essere ricondotto alla nomina di Ferdinando II, un fervente cattolico, come Sacro Romano Imperatore. Egli tentò di imporre l'uniformità religiosa all'interno dei suoi domini, provocando la reazione delle regioni protestanti, soprattutto in Boemia, dove la famosa Defenestrazione di Praga (1618) diede avvio al conflitto. Quello che iniziò come uno scontro tra forze protestanti e cattoliche all'interno del Sacro Romano Impero ben presto si trasformò in una guerra più ampia, con il coinvolgimento delle grandi potenze europee.

(5) La rivalità tra Francia e Sacro Romano Impero

Un altro fattore cruciale che aggravò la situazione fu la rivalità tra la Francia e la Casa d’Asburgo. Gli Asburgo erano una delle dinastie più influenti d'Europa, governando sia il Sacro Romano Impero che la Spagna, e avevano un enorme controllo su territori chiave. La Francia, che era circondata dagli Asburgo, temeva il loro potere e cercò di contrastarlo. Per questo motivo, anche se la Francia era un paese cattolico, appoggiò le forze protestanti per indebolire gli Asburgo e limitare la loro influenza. Questo dimostra come la guerra, con il passare del tempo, perse il suo carattere religioso per diventare una lotta politica per la supremazia europea.

(6) La Pace di Vestfalia (1648)

Le conseguenze della Guerra dei Trent'anni furono devastanti, soprattutto per il Sacro Romano Impero, che subì una grave perdita di popolazione, rovina economica e distruzione diffusa. Il conflitto si concluse con la Pace di Vestfalia nel 1648, che sancì un nuovo equilibrio politico in Europa. Gli stati del Sacro Romano Impero ottennero maggiore autonomia, la Francia emerse come una potenza dominante, e il calvinismo venne finalmente riconosciuto. Inoltre, il principio di sovranità statale e non interferenza negli affari interni di altre nazioni divenne una base del futuro diritto internazionale.

Termini chiave, utile per la comprensione e collegamenti

Pace di Augusta (1555): evento antecedente allo scoppio della guerra dei Trent'anni. La pace di Augusta sancì il trattato tra Carlo V e le forze dei principi luterani del 25 settembre 1555, che pose ufficialmente fine alla lotta religiosa tra i due gruppi e consentì ai principi del Sacro Romano Impero di scegliere quale religione avrebbe regnato nel loro principato.

Ferdinando II : il suo governo coincise con la Guerra dei Trent'anni e il suo obiettivo, da fervente cattolico, era quello di ripristinare il cattolicesimo come unica religione prima nella Boemia e quindi nell'impero, sopprimendo il protestantesimo.

La guerra dei Trent'anni: le fasi

L'occasione che portò alla scoppio della Guerra: la defenestrazione di Praga

Il conflitto scoppiò quando l'imperatore del Sacro Romano Impero, Mattia d'Asburgo, abdicò, lasciando il controllo della Boemia, a maggioranza protestante, e dell'Ungheria al cugino cattolico Ferdinando II. Ferdinando revocò la libertà di culto ai protestanti, provocando una violenta insurrezione culminata nella celebre Defenestrazione di Praga (23 maggio 1618), durante la quale due rappresentanti dell'imperatore e il segretario del Consiglio reale furono gettati dalle finestre del castello di Praga, ma sopravvissero.

Le fasi della guerra

Fase boema La nobiltà boema dichiarò decaduto Ferdinando II, che godeva di scarsa popolarità tra i protestanti. In risposta, l'imperatore ricevette l'appoggio di truppe tedesche e spagnole, comandate da Massimiliano di Baviera e dal generale fiammingo Tilly. I boemi subirono una pesante sconfitta nella battaglia della Montagna Bianca, a Praga. Seguirono dure repressioni: le proprietà della nobiltà protestante furono confiscate e distribuite a sostenitori degli Asburgo, tra cui ufficiali italiani, spagnoli e tedeschi.

Fase danese Il re Cristiano IV di Danimarca, desideroso di rafforzare la sua posizione in Europa, si scontrò con Ferdinando II, ricevendo aiuti da Francia, Inghilterra e Olanda. Tuttavia, subì diverse sconfitte, permettendo all'imperatore di riaffermare la sua autorità. Nel 1629, Ferdinando emanò l'Editto di Restituzione, che ordinava la restituzione dei beni ecclesiastici sequestrati dal 1550 in poi, suscitando l'opposizione di molti principi tedeschi, preoccupati dalla perdita delle loro terre e dall'intento dell'imperatore di rendere la carica ereditaria.

Fase svedese Il re di Svezia, Gustavo Adolfo, si oppose a Ferdinando II, temendo le sue ambizioni di restaurazione cattolica. Nel 1631, le truppe svedesi vinsero contro la Lega Cattolica, guidata da Tilly, grazie a innovazioni tattiche che combinavano artiglieria, cavalleria e fucilieri. Nonostante un'altra vittoria a Lützen nel 1632, Gustavo Adolfo perse la vita. L'imperatore sfruttò l'opportunità per riorganizzare le sue forze e, dopo aver eliminato Wallenstein, affidò l'esercito agli spagnoli, che sconfissero gli svedesi nel 1634. La pace di Praga del 1635 rappresentò una tregua temporanea tra cattolici e protestanti.

Fase francese La Francia, sotto la guida del cardinale Richelieu, intervenne non per ragioni religiose, ma per limitare l'influenza degli Asburgo. Nonostante la morte di Richelieu e l'ascesa del cardinale Mazzarino, la Francia continuò a combattere, ottenendo una decisiva vittoria a Rocroi e avanzando in Baviera fino ad assediare Praga.

La fine del conflitto Il trattato di Münster (1648) sancì l'indipendenza delle Province Unite dalla Spagna. La guerra si concluse ufficialmente con la Pace di Vestfalia, firmata da Ferdinando III d'Asburgo nel 1648, ridisegnando l'assetto politico europeo. Parallelamente, la Guerra degli Ottant'anni, ovvero la rivolta olandese contro il dominio spagnolo iniziata nel 1568, terminò con il riconoscimento dell'indipendenza delle Province Unite, confermato dalla Pace di Vestfalia.

Curiosità

La Guerra dei Trent'anni non si limitò ai territori del Sacro Romano Impero, ma ebbe ramificazioni in diverse regioni europee, tra cui l’Italia. In questo contesto si inserisce la fase italiana, considerata da alcuni studiosi un episodio separato ma collegato al più ampio conflitto europeo. Questo periodo coincide con la guerra di successione di Mantova e del Monferrato, nota anche come Seconda guerra del Monferrato, svoltasi tra il 1628 e il 6 aprile 1631.

La guerra di successione esplose alla morte di Vincenzo II Gonzaga, duca di Mantova, che non aveva lasciato eredi diretti. La mancanza di un successore creò un vuoto di potere che attirò l’interesse delle principali potenze europee coinvolte nel conflitto. Da un lato, il Sacro Romano Impero, la Spagna e Carlo Emanuele I di Savoia si allearono per influenzare la successione a loro favore. Dall’altro lato, la Francia e la Repubblica di Venezia si schierarono a sostegno di Carlo Gonzaga di Nevers, candidato favorito anche dal papa, Urbano VIII.

La guerra di successione di Mantova e del Monferrato fu quindi strettamente legata agli equilibri politici e militari della Guerra dei Trent'anni. La disputa territoriale in Italia rifletteva le ambizioni delle potenze europee di espandere la loro influenza e rafforzare le proprie posizioni, rendendo ancora più complesso il quadro del conflitto generale: come, ad esempio, la Francia che era da sempre interessata a contrastare l’espansione degli Asburgo in Italia fin dall'inizio del Cinquecento.

volume_1/le_guerre_di_religione/la_guerra_dei_trent_anni_1618-1648.txt · Ultima modifica: 2024/11/18 16:02 da luca